martedì 30 agosto 2016

Yersinia pseudotubercolosis negli animali e in alimenti



                                                  
Carlo Cantoni, libero docente in Ispezione e controllo degli alimenti di origine animale, Milano 
                                                                                                                
Yersinia pseudotubercolosis  (YP) è un microrganismo appartenente al genere  Yersinia, famiglia delle Enterobacteriaceae, Classe Gammaproteobacteriae, Phylum Proteobacteria RegnoBacteria, Dominio Prokariota. Nel genere, attualmente, sono  presenti altre 18 specie. YP è un batterio  Gram negativo, non fermentante il lattosio, con forma di coccobacillo, aerobio e anaerobio facoltativo, catalasi positivo, ossidasi negativo. Idrolizza il glucosio, riduce il nitrato a nitrito; è mobile per mezzo di ciglia peritriche a 30°C, mentre è immobile a 37°C. E’ psicrotrofo, con optimum di crescita tra 15 e 20 °C, quindi è essenzialmente un germe ambientale. 
A differenza di Yersinia enterocolitica (YE) la diversità genetica dei ceppi di YT è limitata (Laukkonen-Ninion & Coll.2011) ed esistono poche variazioni tra le reazioni biochiche dei ceppi di YT. Uno schema semplice di ulteriore subtipizzazione basato sul'idrolisi di raffinosio, melibiosio e citrato da parte di YP è stato proposto  da Tsubokura& Coll. (1995) ma è scarsamente adottato.
Tb.n1.Schema di biotipizzazione di YP secondo Tsubokura e Aleksic 1995)
Prova
biotipo


1
2
3
4
Medlbiosio 
+
-
-
+
Citrato                                                       
-
-
+
-
Raffinosio
-
-
-
+







Uno schema basato sulla sierotipizzazione di O:1-15 con 3 subtipi (a-c) in O:1-O:2 e due subtipi (a, b) in O:4 e O:5 di Tsubokura & Coll, 1995, Bogdanovich & Coll (2003) è usato attualmente. Commercialmente sono disponibili gli antisieri per i sierotipi O:!-O:6. In aggiunta è stato sviluppato un metodo PCR per tipizzare i genotipi O:1-O:15 ed i subtipi (Bogdanovich & Coll.2003)

 Virulenza di TP
Tutti i ceppi patogeni di Yersinia hanno un plasmide di virulenza di 70-Kb denomnato pYV (plamide per la virulenza di Yersinia codificante il sistema III di secrezione  e  le sue proteine esterne di proteine esterne  della  di proteine esterne  della yersinia necessarie al batterio per sopravvivere e moltiplicarsi entro il tessuto linfoide degli animali e degli umani (Vioboud &Coll.2005). Vi sono quattro principali Yops essenziali per la patogenicità di YT: Yop E, Yop J, YopT, YopH. Lo YopE attiva la RhodGTPfase della proteina legante GTP, che svolge un ruolo nella disposizione dei filamenti  di actinena, promovendo    l’arrotondamento delle cellule, prevenendo la formazione di pori nella membrana cellulare  della cellula ospite, inibendo la fagocitosi. Lo YopE diminuisce i segnali infiammatori della cellula ospite diminuendo la produzione  di nterluchina-8.Lo Yops  blocca le proteinchinasi e, quindi, la fosforilazione nella cellula. YopT  rompe le disposizioni di actina e previene la fagocitosi della cellula ospite.YopT non è presente nei ceppi patogeni dYP, YopH contribuisce alla distruzione della fagocitosi e della disposizione del filamento di actina e fa diminuire la secrezione di interleuchina 8. Queste quattro proteine esterne di YP determinano la distruzione della risposta immunitaria dell’ospite infettato.
Il plasmide di virulenza codifica anche l’adesina YadA, o adesina principale mentre altre adesine, come la inv (invasina) e la Ail sono codificate cromosocomicamente. Le molecole di adesione di YP legano il germe alla cellula ospite e facilitano la colonizzazione nell’organismo. Infatti l’invasina si unisce  alle integrine delle cellule M  delle placche di Peyer nell’intestino tenue, e pure partecipano alla internalizzazione del batterio nelle cellule M. YadA si lega alla laminina, al collageno e alla fibronectina, che sono legate ai loro recettori sulla superficie della cellula.  
I sierotipi O:1 di YP posseggono un’isola di alta patogenicità (HPI) e  cromosoma per la ‘presenza di un  bactinsideroforo, che favorisce la disseminazione sistemica della YP nell’ ospite (Carniell 2002) catturando il ferro. Alcuni ceppi di YP secernono la superantigenica  esotossina mitogena YPM che stimola la proliferazione delle cellule CD4 e CD8. Insieme alla proliferazione, la YPM stimola la superproduzione di interleuchina -8 aumentando  la risposta infiammatoria dell’ospite.                                 
Patogenicità di YP in alimenti.
Yersinia pseudotubercolosis è un germe patogeno trasmesso  agli umani per via fecal-orale da acqua contaminata o da alimenti, crudi o cotti insufficientemente (Galindo & Coll.2011). Esso causa la yersiniosi, una malattia gastrointestinale caratterizzata  da dolore e febbre, a cui possono conseguire complicazioni post malattia come l’eritema nodoso e la artrite reattiva (Heymann 2008). Il periodo di incubazione è compreso tra i 3 e i 7 giorni (Heyman 2008) ma può svilupparsi anche dopo 18 giorni. In genere i casi sono pochi in Europa (0,5-1 per b100.000) ma nei paesi nordici  varia da 0,7 a 4,8 per 100.000 soggetti (Rimhanenh-Finner & Coll.2009). La maggior parte è sporadica e i cibi responsabili identificati sono stati soprattutto vegetali, quali carote (Riemhanen-Finner & Coll.2009), lattuga iceberg (Nuortil & Coll.2004), e succhi vegetali (Inoue & Coll.1984), ma anche latte non pastorizzato (Fredriksson-Ahomaa 2009).Tali infezioni sono state registrate in Russia Finlandia e Giappone.
Contrariamente a Y enterocoltica la carne di suino come veicolo di Y. pseudotubercolosis è incerto perché non sono stati segnalati casi, i più recenti verificatisi in Finlandia (Nuorti & Coll.2004;Yalava & Coll.2006; Kangas & Coll. 2008; Rimhanen-Finne & Coll.2009.) sono stati provocati dai sierotipi O:1 ed O:3. Y.pseudotubercolosis è stata isolata dalla lattuga solo una volta in India (Fingulkar & Coll.2001) e non è mai stata isolata da carote in Europa (Thisted-Lambertz & Coll.2008,Pitkala & Coll.2008).
In Giappone la fonte di contaminazione l’acqua a sua volta contaminata da feci di animali.                                                                                        
Mentre la dose infettante di YP era stata ritenuta  nell’ordine  di 108 germi, o più ingeriti oralmente (Felming Coll.2006) ,Parn & Coll.(2015) hanno constatato che l’ingestione di meno di 104 germi provoca l’infezione. Il germe è inattivato dalla pastorizzazione, (2 secondi a 72°C). 
                                                                                                                          
Presenza di YP negli animali                                                                          Yersinia pseudetubercolosis è stata isolata da molti animali apparentemente sani come uccelli, roditori, topiragno, piccoli mammiferi, lepri, conigli, procioni   martore, cervi e cinghiali. E’ stata isolata anche da animali domestici come bestiame allevato, suini, pecore e capre cosi come da cani e gatti (Freedrikswson & Coll. 2008).  Non  si conosce la principale fonte  dl microrganismo. Si sospettano i piccoli ruminanti  (Laukkanen-Ninios & Coll.2014). Casi di  yersinios tubercolosi sono stati segnalati fin dal1988 a danno dei bovini  giovani e di suini  ( Siee &Coll.1988, Calliman & Coll.1988, Harper & Coll.1990,  Niskanen  & Coll.2008). In Italia casi dei yersiniosi  in lepri e in suini (Ariano 2008)                                                                                           
Isolamento ed identificazione
La ricerca è laboriosa. I metodi di isolamento prevedono l’arricchimento del brodo colturale a 4 °C oppure si può ricorrere all’isolamento diretto usando l’arricchimento selettivo e riportato nei lavori di Fredriksson-Ahomahaa & Korkeala (2003.2009, Laukkanen& Coll (2010). Nell’arricchimento a freddo si usa il terreno liquido tampone fosfato PBS solo o supplentato con zuccheri be casali biliari. I terreni di isolamento selettivi usando l’lgarsan-ticarcillina-potassio cloruto l’incubazione deve durare 1-2 giorni a 25-30 °C. Come terreno selettivo solido il terreno più usato è il CIN.
(Cefsulodina, Irgtsan, Novobiocina agar con sali biliari) 
                                                                                             
BIBLIOGRAFIA
                                                                                                                      
Ariano F.(2008) Rivista  Agraria Org.59,18-26
Bogdanovic T.E.;Carniel E.;  Fukushima H. & Coll.(2003) J.Clin.Microbiol. 41,5103-5112
Callinan R.Bl.;Cook R.W.;Boulton S.G. & Coll.(1988) 65.8-11
Fredriksson-Ahomahaa; Korkeala (2003) Clin-Microbiol. Rev. 16,220-229
Fredrikssonj-Ahomaa (2009) Arch.Lebensmittelhyg.60.,82-87.
Galindo C.L.Rosenzweig A.; Kirtley M.L.& Coll. (2011) J.Pathogens 2011: !82051 DOI:10.4061/2011/182°51.PMID 22567322
Heiming D.;Hunt6 D.(2006)Biology of  safety principles and  practice 4thb Ed.,Washingtoh ASM Press
Harper P.A.;Hornitzinky K.A.;Rayward D.G (1990)  Aust.Vet:J. 67,418-419
Heymann D.L(2008) Control of comunicable diseases manual,19th ed.Washinton.American Public Health Association
Inoue  M.Nakasyhima H.;Lieba O.& Coll.(1984) Microbiol.Immunol.28,883-891
Jalava K.;Hakkinen M.;;Valkonen U.M.& Coll.(2006) J.Infec.Dis. 194,1209-1216 
Kangas   S.;Takkinen M.;Hakkinen U.M.& Coll.(2008) Emerg.Infect. Dis  14,  1959-1961
Laukkanen R.;Hakkinen M.;; Lunden  J.;& Coll.(2010) J.Appl. Microbiol.956-964
Laukkanen-Ninios R.;Fredriksson-Ahoaaa M:;Korkeala H.(20014)
Enteropathogenc Yersinia in food. In: Tham w & Danilson-Tham M.L.(2014) pgg  .3131-338
Niskanen T.;Laukannen R.;Fredriksson-Ahomaa M.& Kerkeala H.(2008)
 Zoonoses PublicHealth  55,214-221
Nuorti J:P: ; Niskanen T.;Hallvuo S.&Coll.(2004) J.Infect.Dis.189,766-774
Parn T.;Halianvuo S.;Pihlajsaari A.& Coll.(2015) Eurosurveillance 20(40)pil=30033
Pitkala A.;LVirtanen S.;Jousten S.&  Coll.2009)Evira Research  Report 2/1-74                                                                                                          
Rimhaenen –Finne R.; Niskanen T.; Allanvuo S. & Coll.(2009)
Epideimiol.Infec. 137,342-347t
Slee KI.;Brigthing P.; Seiler  R.J.(1988) Aust. Vet.J .65,271-275.
Tsubokiura MK:& Aleksic S.(1995) Contrib.MicrobiolImmunol.b 13,99-105
Viboud  G.;Bliska (2005) Annu.Rev.Micro0biol.59,59-89

Summary
Yersinia pseudotubercolosis in the environment foods and animals  A brief  review on Yersinia pseudotuberclosis presence in the environment foods and human infections due to this microbe have been, also reported.

Nessun commento:

Posta un commento