martedì 23 maggio 2017

Carlo Cantoni, libero docente in Ispezione degli alimenti di origine animale, Milano

Due tipi di inverdimenti si verificano, talvolta, a danno di prodotti  carnei cotti e stagionati, uno è causato da perossido di idrogeno (H2O2)  e il secondo da idrogeno solforato (H2S) . 

Il primo inverdimento si è manifestato in frankfurter conservati sottovuoto dopo apertura  e altri inverdimenti sono stati osservati anche in prosciutti cotti confezionati. In questi prodotti l’inverdimento appariva dopo l’apertura delle confezioni in seguito alla loro esposizione all’aria. Si è quindi ritenuto che  tale alterazione fosse dovuto all’ossidazione del nitrosoemocromo e della nitrosomioglobina in seguito al contatto con l ’H2O2 con formazione di una porfirina ossidata di colore verde coleglobina.

Inverdimenti si possono  manifestare in prodotti crudi stagionati come  bresaole e, più raramente, gli speck, lungo le fessurazioni del tessuto muscolare o lungo le diramazioni del tessuto connettivale.

La produzione di H2O2 è dovuta all’attività di  diversi gruppi di Lactobacillaceae quali Aerococcus, Carnobacterium, Lactobacillus, Leconostoc e Weissella spp.

Nei prodotti carnei cotti l’inverdimento si produce in carni con  pH 6 o più, mentre nei prodotti crudi stagionati l’inverdimento da acqua ossigenata si manifesta quando nelle carni gli zuccheri sono stati consumati e trasformati in lattato dai batteri lattici   con carni con ph 6,in ambiente con ridotto potenziale di ossido riduzione. Poiché i microrganismi citati sono la causa dell’alterazione,  per conoscere le fasi della cambiamento di colore è necessario essere a conoscenza delle caratteristiche dei batteri responsabili.                                                                            
AEROCOCCUS: Peirson & Coll. (2003) hanno descritto l’inverdimento di bologna causato da ceppi di Aerococcus viridans :il genere Aerococcus (famiglia Aerococcaceae, ordine Lactobacillales) comprende 8 specie. Aerococcus sono batteri Gram positivi, immobili, con forma di cocco che si presentano appaiati o in gruppi irregolari, generalmente di piccole dimensioni, aerobi e facoltativamente anaerobi. Crescono a 22-37*C (temperature ottimali) ma non a 45°C. Le loro colonie coltivate su agar sangue e incubate in anaerobiosi a 37*C per 18 ore sono semitrasparenti e sono circondate da una zona verde. I batteri crescono in presenza del 40 % nel terreno colturale. Non idrolizzano l’arginina , sopportano un riscaldamento a 60°C per 80 minuti, crescono in substrato con pH 9,6 (Williams & Coll.1953). Sono batteri di origine ambientale. A.viridans è stata isolata spesso da infezioni urinarie umane  e suine e da altri animali. Sono ritenuti patogeni(Martin & Coll.2007).         
                                                                                                                                              CARNOBACTERIUM   : Nel genere sono comprese 12 specie e 2 subspecie.  Tra le specie ,Carnobacterium viridans è in grado di causare inverdimenti in prodotti carnei. E’ un organismo Gram positivo, immobile, non sporigeno, anaerobio facoltativo, che si presenta con forma di bastoncino leggermente curvo, solo od appaiato o in catena con altri bastoncini. Cresce nei normali terreni di coltura  con pH tra 5,1 e  9,1, a temperatura compresa tra tra  20° e 30° C (temperature ottimali). Non cresce a 37°C. Cresce a 5°C è ossidasi e catalasi negativo. Ha capacità beta emolitica. Su agar sangue (con 8% di sangue) non produce ammoniaca dall’arginina, e gas dagli zuccheri. Non riduce il nitrato e non forma  H2S.  

LACTOBACILLUS: I lattobacilli sono batteri Gram positivi anaerobi facoltativi o microaerofili, di forma bastoncellare. In natura esistono almeno 211 specie  29 sottospecie identificate : Costituiscono la maggior parte del gruppo dei batteri lattici, così denominati perché convertono il lattosio ed altri zuccheri in acido lattico mediante la fermentazione lattica. In relazione al metabolismo e ai  composti terminali prodotti sono divisi in tre gruppi: omofermentativi, etrofermentativi facoltativi ed etrofermentativi obbligati. Tutti i ceppi dei tre gruppi finora studiati, presenti nelle carni, producono H2O2 (d’Aubert,1963). Nelle carni  sono stati isolati diverse specie : L.algidus. L.alimentarius, L.brevis,L.carnis, L casei subsp. casei. L.divergens ,L.farciminus, L.fermentum, L.fuchuensis, L.halotolerans, L .insicii, ,L.plantarum, L.paraplantarum. L.sakei,  Schillinger & Coll.1987,Diks & Coll.1987,Sakala & Coll.2002,Pothakos & Coll, 2015)).    

LEUCONOSTOC: I Leuconostoc sono batteri Gram positivi di forma coccoide-ovoide spesso associati in catene; sono eterofermentanti. Fanno parte del genere  Leuconostoc famiglia Leuconostocaceae ,ordine Lactobacillales)  Nel genere sono comprese 24 specie e 7 sottospecie.                                                                                                               I leuconostocs si sviluppano bene nel materiale vegetale in decomposizione e crescono pure in vari alimenti vegetali fermentati come cetrioli, kimchi, cavoli e olive. I Leuconostocs sono , invece, presenti nei vegetali verdi e nelle radici. In seguito alla loro presenza in alimenti vegetali i leuconstoc si isolano frequentemente da latte, prodotti lattiero-caseari, carni, pollame e pesci (Byorkrot & Coll.2006). Nei prodotti carnei sono stati  isolati L.gelidum e L.carnosum. Queste due specie sono produttrici di H2O2 e hanno causato inverdimento in prodotti carnei cotti (Evans &Coll.1951). I Leuconostoc sono considerati psicrotrofi-mesofili con temperature ottimali di crescita compre tra 14° e 30°C.La capacità di crescita alle temperature d refrigerazione  (4°C-5°C)  è caratteristica per i ceppi di L.carnosum, L.gascomitatum, L.gelidum e  sono batteri ossidasi e catalasi negativi.    

WEISSELLA: Le Weissellae spp. appartengono al genere Weissella (famiglia Leuconostaceae, ordine Lactobacillales). La forma delle Weissellae spp- varia da sferica  a bastoncino.
Nel genere sono comprese 21 specie.
Questi microrganismi sono aerobi-anaerobi facoltativi. Si moltiplicano a 5*- 15*C -30*C ma non a 45*C. eccettuati certi ceppi di Weissella confusa. Non producono spore, e nella maggior parte sono immobili. Sono ossidasi e catalasi negative .In condizioni aerobiche producono H2O2 non riducono i nitrati e non idrolizzano la gelatina. I batteri del genere Weissella possono trovarsi in diversi ambienti. Sono isolati frequentemente e, soprattutto da vegetali. In genere sono considerati non patogeni ma certe specie fungono da patogeni opportunisti. A causa del loro metabolismo eterofermentativo possono alterare certi alimenti. La specie più importante e dannosa per i prodotti carnei è la  Weissella viridiscens che si resa responsabile di inverdimenti caratterizzati dalla formazione di mucosità verdastre. Sono stati alterati salsicce, carni affumicate conservate sottovuoto. Non si conosce l’habitat originario della Weissella viridescens (Duskova & Coll.2013,Fusco & Coll,2015).  

Prodotti carnei salati stagionati e batteri lattici. Per prodotti carnei salati e  stagionati in questa memoria si intendono quelli ottenuti da cosce bovine, bufaline e suine sottoposti a salatura secco (semisecco)  e stagionati per tempi diversi (30-80 gg) a seconda del peso e dimensione delle pezzature .

Qui ci si riferisce ai batteri lattici presenti in bresaole (punta d’anca, fesa, sottofesa, magatello sottosso), in bresaola pressata si bovino (fesa ,magatello), in speck (baffe di coscia suina),in coppa suina (m.longissimus dorsi). Tutti questi prodotti subiscono un periodo di salatura (7-10 gg),cui segue un periodo di salatura e poi di stagionatura a 12-15°C  per i tempi sopra indicati.

In tutti questi  prodotti carnei à accertata la presenza di una popolazione batterica costituita  di 10^ 6-8 log ufc.g costituita da lattobacilli. La presenza dei  lattici descritti prima è  costante( Cantoni % Coll.1968). mentre Nei prodotti di carne suina come la coppa Piacentina, Busconi & Coll.2014)  piacentine Busconi & Coll (2014) hanno isolato ed identificato: L sakei, L.curvatus, L.plantarum, L.pentosum, Carnobacterium divergens, Leuconostoc  mesenteroides e Leuc. carnosum. Tra le varie specie isolate i lattobacilli sono prevalenti.       
Per le coppe non sono noti processi di inverdimento, queste alterazioni si verificano  soprattutto per le bresaole si ritengono che i responsabili  i lattobacillli eterofermentanti .In un precedente lavoro Cantoni & Coll.(1992) hanno segnalato la presenza di lattobacilli eterofermentantii ,( ceppi di L.brevis-L.buchneri group,e  L.halotolerans) in elevate concentrazioni(107—108  ufc /g) in bresaole con chiazzature bianche con un pH interno di 4,13-5,13 ed esterno di 5,8-6.A  seconda dei valori di pH e con le stesse concentrazioni di lattici si produce l’inverdimento. Quando questo compare i valori di pH delle zone inverdite è sempre pari a pH 6-6,1 ed  i ceppi di lattici sono eterofermentanti obbligati ( gruppo III  ed eterofermentanti  facoltativi tutti produttori di acqua ossigenata. L’inverdimento si produce quando nel substrato carneo sono stati consumati tutti gli zuccheri naturali della carne e quello aggiunto per favorire la crescita dei lattobacilli. Nelle bresaole lo sviluppo dei lattobacilli è caratterizzato da una fase iniziale di accrescimento logaritmico che avviene  durante i  10 giorni di salatura raggiungendo 108 ufc/g, seguita dall’accrescimento di 1 log/g (109ufc / g) nelle fasi di  riposo e asciugamento (10 g) dopo di che  la concentrazione dei batteri si assesta  mantenendosi stabile fino alla fine della stagionatura I lattobacilli macan0 di catalasi e Il perossido d’idrogeno viene prodotto in presenza di O2 nei lattici viene prodotto per intervento di due flavoproteriossidasi o NADH perossidasiche che agiscono riducendo l’ossigeno a H2O2-La seconda via poco ,o per nulla chiarita  da luogo a H2O2 in assenza di zucchero utilizzabili nel substrato e dalla conseguente metabolizzazione dell’azoto non proteico  liberato dalla idrolisi dalle proteine sarcoplasmatiche proteasi dei lattobacilli (Castellano & Coll. 2012) costituito da peptidi idrofilici e da aminoacidi liberi  (D’Aubert1963,Amour & Coll.2006,Castellano % Coll.2012). 
Fino qauesto momento non sono stati editi lavori attestanti la presenza di Weissella viridescens in prodotti carnei salati e stagionati .

 
Per concludere al fine di evitare la produzione di H2O2 nei prodotti discussi è indispensabile impiegare carni con pH assolutamente inferiori a 5,9-6,dal colore rosso brillante e provenienti da allevatori  di bovini qualificati, si deve tenere conto chete molte bresaole sono ricavate da carni di bovini italiani ed europei  e  per la loro utilizzazione si  deve essere certi non solo del colore ma anche della tenacità e resistenza del loro tessuto muscolare ai trattamenti di lavorazione. E’ anche necessario aggiungere anche la quantità necessaria di zucchero . Infine nei casi di inverdimento a chiazze o completo superficiale  dei prodotti si può risolvere l’inverdimento con l’applicazione di e316 o eritorbato sodico, o sale sodico dell’ac.eritorbico, un isomero sintetico della vitamina C, privo di attività vitaminica , provvisto di attività antiossidante e ai meno costoso dell’ acido ascorbico.  

Nella foto n 1 è raffigurato il terreno Azide agar sangue sec. D’Aubert & Coll. (1967) il cui utilizzo permette di evidenziare i lattici produttori di H2O2  caratterizzata dagli aloni bianchi attorno alle colonie batteriche.   

 

SUMMARY

Green spots in cured meat products

The bacteriological causes of the formation of green spots on the superficies of cured meat products (bresaole,speck=,the bacteria and the possibilt of preventing their formation and the remove them.

 

RIASSUNTO

Nel testo sono  descritte le cause batteriologiche della formazione di chiazzature verdi sulla superficie di prodotti carnei stagionati (bresaole, speck),i batteri responsabili e la possibilita di evitarle e di di rimuoverle.                                                                           

 

 

Bibliografia

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lunedì 22 maggio 2017

Germi patogeni alimentari e loro dosi infettanti l’essere umano

Carlo Cantoni , libero docente in Ispezione degli alimenti di origine animale, Milano                                                               

La valutazione dei rischi batteriologici è stata sviluppata per stabilire la priorità’, le strategie  e le pratiche della sicurezza alimentare. La determinazione della dose infettiva di un agente patogeno alimentare è una delle fasi più importanti e fondamentale per la valutazione degli episodi di tossinfezioni alimentari. Un certo numero di studi è stato condotto in proposito  ed ha portato alla conoscenza delle dosi infettanti presenti negli alimenti  contaminati. Con questo testo  si intende portare conoscenza  dati ricavati dalla determinazione di patogeni in diversi alimenti riportati in un lavoro giapponese  (Hara Kuro & Coll.2011) e quelli ottenuti nel mondo occidentale (Alves Gama & Coll.2012). Nella tabella seguente (n.1)  sono riportati i dati relativi a 17 episodi esaminati-                                                                                                                                                     Tabella n .1.Livelli di contaminazione dei patogeni associati con le tossinfezioni. 
Legenda interpretativa : 1) Luogo; 2) n°persone colpite; 3) percentuale di affetti, 4) Cibo responsabile; 5) Quantità di contaminanti nel cibo; 6) quantità di cibo ingerito per persona ; 7) Dose ingerita di patogeni.

Salmonella enteriditis

A)  1)  Casa; 2) 4) 3) 100%; 4) crema pasticcera; 5) 39.000 ufc.g; 6) 50 g; 7) 3.150.000 ufc.g 

B) 1) Ristorante¸2) 303 ;  3) 37,6 %;  4) stomaco crudo di pollo; 5) 200 ufc.g,; 6) sconosciuto ; 7) sconosciuto.

C)1) Asilo;2) 84: 3) 22,6 %; 4) uova strapazzate con torta di soia ; 5)  4MPN/g; 6)  100 g; 7) 400 MPN/g

D) 1) Casa, 2) 6; 3) 100% ;4) riso cotto con fagioli rossi; 5) 14.000.000 ;6) 200—500 g; 6) 2.800.000.000-14.000.000.000 ufc/g  . Il cibo era stato conservato per 24 ore a  30 °C e per 70,5 h in frigorifero.

E) 1)asilo ;2)  113 ; 3) 66,4 % 4) Gnocchi in salsa di soia zuccherata. 5) 0,9 MPN/g  nei gnocchi e 2-3 MPN/g nella salsa di soia 6)90 g 7) 83 MPN

F) 1) Asilo ; 2) 83;  3) 47%;  4) Pranzo con vegetali e frutta ; 5) 30 ufc/g; 6) sconosciuto; 7) sconosciuto

G) 1)Ristorante ; 2) 59 ;3) 49,2%; 4) polpette di riso ricoperte da tofu; 5) 1.800.000 ufcg,6) 40-200 g ,7) 72.000.000-366.000.000ufc g .Il cibo era stato conservato per 5 giorni in frigorifero.

Salmonella Cerro

1) Scuola ; 2) 1577; 3) 10% ; 4) pane e hamburger . 5) 24 MPN /g 6) 65 g; 7) 1560 MPN/g                                       

Salmonella Montevideo 

1) casa di riposo per anziani; 2) 96 ; 3)12,5 %; 4)insalata con germogli di ravanello; 5) 6,6 MPN   nell’insalata (960 ppm neib germogli) ; 6)  55 g; 7)363 MPN /g

Salmonella Agona

1) Centro benessere ; 2) 72; 3) 23,6%; 4)  polpette di soia fritte con uovo ;5 <39 ufc/g ;6)50 g ; 7) 363 MPN g

Salmonella  04:H:eh: NT  

1) Casa; 2) 6 ; 3) 88,9 %); 4) Sushi con pesce, uovo e vegetali; 5) 700 ufc/g; 6) 370 ; 7)259.000 ufc/g 

Produttori di tossine   Shiga 

E coli  O 157: H7 /VT1&VT2) 

1) casa, 2) 6 ; 3) 50%; 4) patè di hamburger congelato importato ; 5) 1,45 MPN/g ; 6) 100-200 g 7) <108 -216 MPN g  

E.coli O157:H7(VT2)  

1) casa ; 2) 5; 3) 20%;4) carne bovina;5)23 MPN/g & sconosciuto ;7)sconosciuto 

E coli O157:H7 (VT2)  

1) casa; 2) 3 ;100% ;3) 100%; 4) fegato crudo bovino; 5) 0,04-0,18 ufc/ g; 6) < 50 g; 7)2.<-9 ufc/g

E coli enterossigenico 06:H16 (LT,ST) 

1) Prigione; 2) 431; 3)93 % 4) sottaceti con pepe rosso ,5) 1,40ufc/g ; 6)25 g ;7)25.1000 ufc 7g

Vibrio  parahaemolyticus n

1) Ristorante; 2) 50 , 3) 72% ;4)  carne del pesce penna ;5) 240 MPN/g .6) 50 g ,7) 12.000  MPN

Campylobacter jiejuni

1)Barbecuen; 2) 8; 3) 37,5 ; 4) fegato crudo bovino ; 5) 3,6 MPN/g, 6)100 g     7) 359 MPN.

Nella tabella n 2 sono riportati  le dosi infettanti   ID50 di germi patogeni contaminanti gli alimenti.

La dose infettante 60 (ID50) è la dose di microrganismi in grado di infettare il50% dei soggetti e nella tabella sono indicate le ID50  massime e minime dei vari patotipi.

Tabella n 2    Caratteristiche e dosi infettanti ID50 di nbatteri reponsabili di tossinfezioni alimentari                               

Specie/ patotipo                            ID50 min                   ID50 max             riferimenti                                                 

B.cereus                                              106                                            106 
                                                                                                                                
Campylobacter  jejuni                      102                                           106                             102--106 (Sevell D.L.(1955); 800 (Barceloux 2008),400-500 (CESAN 2011);Kothary & Coll.2001) 

Clostridium perfringens                   108                                           108                                              >108 (CESAN 2011), 5. 108 provocano diarrea nel 100 & dei  soggetti contaminati)

E.coli EaggEC                                             108                                                1011                               Kothary & Coll.(2001)

E.coli EHEC                                            10                             10                               10 (Barceloux 2008,CESAN 2011)

E.coli EIEC                                            10                             10                               10 (Barceloux 2008;CESAN (2011)

E,coli EPEC                                           106                                           1010                             106 (Barceloux 2008)108-1010HCW Khotary & Coll.(2001)

E. coli ETEC                                           108                           1010                                              108--1010 (Barceloux 2008;CESAN 2011;Kothary & Coll.2001)                                                                                                                                                           

Enterococcus faecalis                          107                                          107                               CFSAN 2011

Listeria moncytogenes                        103                           103                                CFSAN  2011;

Plesiomonas shigelloides                    106                           106                                                CFSAN 2011

Salmonella enterica                                                  
thyphimurium                                        102                                         103 3.103                     CFSAN 2011

Shigella dysenterie                                10                           10 10 (                         CFSAN 2011; Kothary & Coll, 2001

Shigella flexnery                                     10                           180                               10 (CFSAN 2011),180 (Kothary & coll. 2001) 

Shighella sonnei                                      10                           140                               10 (CEFSAN 2011) 140 n(Kpthary & Coll.(2001)

Staphylococcus  aureus                         105                                          8*106                          2-8*10 6 (Elek & Coll;(1957),106 (Barceloux 2008) 105 (CFSAN 2011)

 Streptococcus pyogenes                        103                           103                                                    (CFSAN 2011)

Vibrio cholera                                           106                                          1011                                               106—1011 (CEFSAN 2011),108                      Sewell (199)

Vibrio parahaemolyticus                         107                           108                                                 >106 (CEFSAN 2011)

 Vibrio vulnificus                                        102                                         102                                                 (CEFSAN 2011)

 Yersinia enterocolitica                             105                                        106                                                (CEFSAN  2011)

PRECISAZIONI E CONSIDERAZIONI

I dati riportati  per i singoli batteri ( tabella n .2) necessitano  di indispensabili precisazioni e conseguenti considerazioni chiarificatrici per comprendere la patogenicità dei patotipi elencati.                                                                                                                                                                                                
Bacillus cereus o Bacillus cereus group .
Al gruppo appartengono  sette specie riconosciute geneticamente omogenee: Bacillus cerreus “sensu stricto”, B.anthracis ,B.thrigiensis, B.mycoides, B.pseudomycoides, B.weihenstefanensis, e il termotollerante B.citotoxicus.  I patotipi del Bacillus cereus group sono il B.cereus sensu stricto (mesofilo), il B. weihenstefanensis (psicrotrofo) e il B.cytotoxicus (termotollerante) che cresce tra  20 e 25°C.

B.cereus è la causa di due sindromi nella specie umana: la diarroica e la emetica. La prima è provocata dalla produzione di almeno tre  enterotossine (complessi primari proteici) quali: citotossina, enterotossina Neh e la  citotossina emolitica HBL. Le tossine sono prodotte dal  bacillo nell’intestino tenue. La sindrome emetica è  causata da una tossina elaborata nel cibo ed è un ciclododecadepeptide denominato cereulide                                                                                                                                        
B.weihenstefanensis è uno psicrotrofo che contamina spesso latte. E prodotti lattiero caseari. Forma cereaulide  al di sotto di 7°C.                                                                                                                                                              
Altri bacilli tossigeni  non appartenenti al Bacillus cereus group  
Sono bacilli ritenuti di scarsa importanza come causa di intossicazioni alimentari, ma la loro capacità di produrre enterotossine e tossine emetiche resta dimostrata (From & Coll.2005). Le specie tossigene identificate sono: B.subtilis, B .mojavensis, B.pumilus e B.fusiformis.

Listeria monocytogenes
L.onocytogenes  è comunemente divisa mediante sierotipizzazione in 13 serovars. Comunque solo quattro serovars 1/2a ,1/2b,1/2c, e 4b sono responsabili della quasi totalità delle infezioni. Si ritiene che L.monocytogenes abbia una struttura genetca clonale, in quanto consiste di differenti lienee clonali e da un gene  orizzontale circolante tra i serovars delle differenti linee genetiche. La specie è divisa in quattro linee genetiche (lineages) dove il lineage I include i serovars 1/2b.3b,4b,4d e 4e, il leneage II include i serovars 1/2a ,3a,1/2c, e 3c.I lineages iii e IV includono i serovars 4a,4c e un 4b atipico scarsamente isolabile da casi umani. Mentre il lineage è strettamente clonale, il lineage II ha una maggiore diversità e la  evidenza di un trasferimento genico orizzontale. A norma del regolamento  CEE 2073/05 i limiti di listeria  no devono superare le 100 ufc/g indipendentemente dal serovars  ,gli ultimi episodi riportati in letteratura (Poullio &Coll. (206)  conseguenti al consumo di Ice cream  contenenti :

Campione 1:  8 g (5-26 ufc/g): corrspoindenti a 620ufc/ ( 380 2100 ufc) per 80 g consumati.

Campione n 2: 5( 1-200 ufc/g  e 310  ufc/g(55-110nufcf/g)corrispondetib a 70ng di prodotto ingerito.

Clostridi   e S areus cause di intossicazioni alimentari

Un  avvelenamento alimentare  e causato dalla enterotossina CPE del C.perfringens codificata dal bgene v cpe e prodotta da meno del 5% dei ceppi di C.perfringens tipo A.I ceppi di C.perfringens sono divisi in cinque tipi(A,B,C,D,E) in  base alle loro principali tossine prodotte (alfa, beta, epsilon e iota. La maggior parte dei clostridi elaborano una gamma di tosssine o di fatttori potenziali di virulenza, come la CPE. Mentre tutti i ceppi produttori di tossina sono virulenti,i ceppi A e C soli sono associati con l’intossicazione della specie umana.

L’enterotossina è prodotta nell’intestino dopo ingestione di ceppi CPE positive in quantità di  106-.108 ufc/g.

Clostridium botulinum  

Secondo le proprietà sierologica della neurotossina prodotta i ceppi di C.botulinum sono suddivisi in sette gruppi tossinogeni (A,B.C,D, E,F,G). Fenotipicamente e geneticamente i ceppi di C.botulinumk formano quattro distinti gruppi di organismi siglati da I a IV. I  ceppi dei gruppi I e II producono tossine A, B, E e /o F sono responsabili del botulismo umano. I ceppi del gruppo III  producono le tossine C e D che causano il botulismo negli animali. I ceppi del gruppo G e del gruppo IV non  provocano neurointossicazioni. Le neurotossine da botulini ,causa di malattia neuroparalitica, hanno una dose orale letale nell’essere umanA di  1 microgrammo/kg.

Staphylococcus aureus   coagulasi positivi e coagulasi negativi

Il genere Staphylococcus   comprende 47 specie e 24 subspecie la maggior  parte dei quali sono innocue e risiedono normalmente sulla pelle e sulle mucose degli umani, animali  e uccelli.

Sebbene l’intossicazione alimentare è principalmente associata con lo S.aureus altre specie di stafilococchi coagulasi positivi (CPS) e coagulasi negativa (CNS)  producono enterotossine causando intossicazioni alimentai I ceppi CPS in grado di produrre enterotossine sono S.hyicus e S.intermedius. Almeno 10 CNs sono conosciuti  quali produttori enterotossine   : S.caprae, S.chromogens, S. chonii, S.epidermidis, S.haemolyticus,  S.lentus, S.saprophyticus, S.sciuri, S.warneri e S.xilosus . Le enterotssine (SE) appartengono alla famiglia dei superantigeni anche denominati tossine pyrogeniche (DanielssoTham 2014). Le dosi  di tossina causanti lntossicazione sono 100-200 ng .

Salmonelle spp  

Per le salmonelle oltre ai dati riportati nella tabella n.2  si conoscono anche  dati riportati nella tabella(tab.n 3) 
 Tabella n.3 Dosi infettanti di samonella spp.

Serovar                                      dose                                                                % positività

S.maleagridis                       7,6x106-2,4-107                                                             16,7 

Samonella  anatum             5,9x105-4,5 x 107                                                    16,33-55,3

Salmonella newport          -1,5x 105-1,4x106                             16,7 -50

Salmonella derby                1,5 xc107                                                       50  

Salmonella bareilly             1,3x105-1,7x10                                          16,7.66.7   Salmonella pullorum          1,3x 10-1,6x1010                                          50-100

 

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