Carlo Cantoni, libero docente in Ispezione degli alimenti di origine
animale, Milano
Probabilmente
la più diffusa infezione parassitaria degli umani è dovuta al Toxoplasma
gondii. Virtualmente, il parassita può parassitare tutti gli animali a sangue
caldo come gli umani, il bestiame allevato
e allo stato libero gli uccelli e i mammiferi marini ( Dubey &
Coll.1988;Hill & Coll.2005). L’infezione negli umani si verifica in tutto
il mondo, tuttavia la sua prevalenza varia da luogo a luogo. Negli Stati Uniti
e nel Regno Unito si stima che il 10- 40 % della popolazione sia contaminata,
mentre nelle Americhe Centrale , Meridionale e in Europa Continentale si stima
che la percentuale dell’infezione sia compresa tra il 50 e l’80 % (Dubey &
Coll.1988;Jones & Coll.2007). La
maggior parte delle infezioni degli umani è asintomatica, ma in certi
casi il parassita può provocare serie conseguenze.
La trasmissione di T.gondii avviene per via fecale-orale, con il consumo
di carne cruda contaminata e tramite trasferimento placentale dalla madre al
feto (Frenkel & Coll.1970; Dubey & Coll.1988). La malattia si contrae
con l’ingestione di oocisti presenti nelle feci di Felidi, nella carne infetta
cruda o poco cotta, nelle verdure e nelle frutta non lavate sufficientemente. L’infezione,
come prima specificato, è asintomatica nel 90 % dei casi, mentre nel restante
10 % sviluppa soltanto lievi adenopatie postcervicali.
Il protozoo
è un coccidio appartenente al Genere
Toxoplasma, Famiglia Sarcocystidae, Ordine
Eucoccidionda, Classe Conoidasida, Phylum Apicomplexa, regno Protista, Dominio
Eucariota.
Nel genere
Toxoplasma è presente una sola specie,
tuttavia in base alle analisi molecolari
congiunte alle prove di letalità e virulenza sui topini da esperimenti ce, T
gondii è stato classificato in tre distinti tipi genetici (I,II,III). I tipi
del gruppo I sono tutti letali per i topini, indipendentemente dalla dose, mentre
i tipi dei gruppi II e III sono generalmente virulenti per i topini. I ceppi
non rientranti in questi tre gruppi
clonali sono considerati atipici. Comunque, recentemente, è stato identificato
un IV gruppo clonale presente in natura
(Khan & Coll,2011) e tutti sono stati associati a patologie
dell’essere umano.
T.gondii è
un parassita intracellulare obbligato. Presenta
1)stadi asessuati nei tessuti extra intestinali di ospiti definitivi ed
intermedi e (2) stadi sessuati presenti esclusivamente nell’intestino degli
ospiti definitivi (terminali).
- Gli stadi extra
intestinali (asessuati) di T.gondii sono i tachizoiti e i bradizoiti.
- Gli stadi
intestinali (sessuali) di T.gondii sono gli schizonti, i gameti e le
ovocisti. Il T.gondii è
un parassita facoltativamente eteroxeno a ciclo biologico indiretto.
Gli ospiti definitivi nei quali il protozoo si riproduce
sessualmente sono i gatti domestici e selvatici nutrientesi di carne cruda ed i
Felidi in generale. Essi sono definiti anche ospiti completi perché, oltre agli
stadi sessuali albergano anche gli stadi asessuali del protozoo.
Ospiti
intermedi sono tutti gli altri vertebrati omeotermi (mammiferi e uccelli)
viventi in tutte le parti del modo nei quali il Toxoplasma si riproduce solo
asessualmente (ciclo extra intestinale).
Il ciclo
vitale di T.gondii consta di due fasi:
1) una riproduzione asessuata che avviene in diversi tessuti degli
ospiti, sia intermedi che definitivi, e 2) una riproduzione sessuale che
si produce solo negli ospiti definitivi.
- Riproduzione assessuata: l’ospite
intermedio si infetta ingerendo tachizoiti liberi, bradizoiti contenuti in
cisti terminali, oppure sporozoiti presenti in ovocisti infettanti.
Gli elementi
infettanti oltrepassano la parete intestinale dando inizio al ciclo di sviluppo
asessuato. I tachizoiti si diffondono
per via emolinfatica nelle cellule ospiti, moltiplicandosi rapidamente e
provocando la rottura delle cellule e, invadendo altre cellule, sono inglobati
dai macrofagi diffondendosi in tutto l’organismo localizzandosi prevalentemente
nel sistema linfatico, dopo di che si riducono numericamente localizzandosi nei
tessuti muscolare e nervoso. Qui si producono più lentamente dando origine ai
bradizoiti con dimensioni minori
rispetto ai tachizoiti. Tali forme permangono nelle cellule ospiti stabilmente.
- Riproduzione
sessuata
Nei felini (ospiti completi) il T.gondii oltre a compiere il ciclo
riproduttivo extra intestinale si moltiplica anche sessualmente nel loro
intestino. I protozoi ingeriti sotto forma di bradizoiti, btachizoiti o
sporozoiti penetrano nelle cellule della parete intestinale (specialmente
nell’ileo) degli ospiti completi dove, dopo una fase di riproduzione asessuata,
si sviluppano gli schizonti (contenenti dav4 a 32 merozoiti) che parassitano
altre cellule epiteliali. Alcuni di essi si trasformano in macrogametociti o in
microgametociti. Ciascun macrogametocita dà origine a un microgamete femminile e ciascun microgametocita forma da
12 a 32 microgameti maschili flagellati. La fecondazione produce uno zigote
(riproduzione sessuata)che oi si trasforma in oocisti elissoidale a doppia
parete presente nel lume intestinale per poi venire eliminata con le feci
dell’ospite definitivo. Dopo l’emissione l’ovocisti non è infettante ma va incontro ad un processo di sporulazione
esogena con formazione nel suo interno di due sporocisti contenenti ciascuna
quattro sporozoiti. L’oocisti sporulata rimane vitale per oltre un anno
nell’ambiente esterno in un intervallo di temperatura di compresa tra 4 e 40°C.Resiste ad acidi, alcali e
disinfettanti.(Rinaldi 2011). Nella tabella seguente sono sintetizzate le fasi
nei due cicli.
Tab 1 Fasi
di T.gondii
fase esogena
|
fase intestinale
|
ovocisti immatura
|
Pseudocisti
|
maturazione oocisti (2 sporocisti con 4 sporozoiti)
|
Bradizoiti o cistozoiti
|
sopravvivenza oocisti per mesi in
suolo umido e feci
|
trofozoiti
|
maturazione dopo 2-21 gg a 24°C
|
schizonti
|
|
merozoiti (11-29)
|
|
microgametocita à
|
|
microgamete
|
|
macrogamete
|
|
Fecondazione del macrogamete da parte
del microgamete
|
|
Zigote
|
Le carni e l’infezione da Toxoplasma
gondii.
Vi sono tre
stadi potenzialmente infettivi da Toxopasma gondii: i tachizpiti, bradizoiti e
le oocisti. Due di questi stadi sono di
rilevanza particolare: i bradizoiti e le oocisti
I bradizoiti possono
essere ingeriti consumando cane di un ospite intermedio, mentre le ovocisti
possono essere ingerite con qualsiasi alimento, animale vegetale e idrico, contaminato da feci di
felini infetti.
L’infezione
nell’essere umano
L’infezione umana da bradizoiti nella carne dipende da vari fattori
riguardanti il modo del suo consumo e di quello dei prodotti derivati e da
fattori individuali (età e stato immunitario) del consumatore (Roberston 2014)
Proprietà del parassita come l’infettività e il tipo genetico hanno un ruolo importante.
Virtualmente tutte le porzioni edibili di un animale
possono contenere cisti tessutali di T.gondii che possono sopravvivere
nell’animale per anni. La maggior parte delle specie degli animali allevati
(pecore, capre, suini) sono suscettibili all’infezione da T.gondii (Dubey 2009
a,Guy & Coll.2012). In certi Paesi come la Francia, ad esempio, pecore e
capre albergano il protozoo in prevalenza. Negli USA il suino è la specie più contaminata
(Dubey & Coll.2008). Il rischio di venire infettato da T-gondii, pur
variando da regione a regione è reale in
Europa (Cook & Coll.2000; Opsteeg & Coll. (2011). La carne di pollame
non costituisce un rischio che viene consumata ben cotta.
Episodi ben documentati di toxoplasmosi sono rari, ma
sono stati ben documentati in
letteratura scientifica. Essi sono stati provocati dal consumo di carne bovina, di montone, di suino, di cervo
(Guy & Coll.2012). In Europa la selvaggina è considerata una fonte
potenziale importante di toxoplasmosi perché subiscono cotture insufficienti, specialmente
quelle di cinghiale e di cervo (Opsteegh
& Coll.2011;,in Australia quella di canguro
(Kijlstra & Coll.2008), mentre nelle regioni Artiche il consumo di carni di mammiferi
marini mal cotta sembra un importante fattore di rischio per i
consumatori.
Forme di
malattia da Toxoplasma gondii negli
umani.
L’infezione
da T.gondii può manifestarsi come
-
Toxoplasmosi acuta
- Toxoplasmosi
latente
- Toxoplasmosi
cutanea
- Toxoplasmosi acquisita
- Toxoplasmosi
connatale
Trattamenti inattivanti ovociti, tachizoiti,
bradozoiti e altre forme di T.gondii.
Nell’essere
umano può manifestarsi, normalmente, in forma acquisita o neonatale. La
toxoplasmosi acquisita e una infezione contratta, come già riportato in
precedenza sia con l’ingestione di ovocisti (carni bovine, suine, ovine non
sufficientemente cotte), o per il
consumo di verdure non lavate con cura, sia pur raramente per ingestione di
ovocisti mature a seguito del contatto con oggetti, terreno o altro materiale
contaminato ovocisti di T.gondii.
Per carni e
prodotti a base di carne i trattamenti inattivanti le varie forme di T.gondii
sono:
-Carni : cottura a 60-75*C per 3-4 minuti
-Congelamento: - 10°C per 3 giorni , -12-15°C per 24 ore
,-20°C per 48 ore
Prodotti a base di carne :
- affumicamento
a caldo (60-75° C) per 12- 72 ore.
- salagione
(NaCl): -0,85 % a 4 *C per 56 giorni
- - 2% a 4*C per
49 giorni
- - 3,3 % 21
giorni
- -0,85 % a
10-15*C per 21 giorni
- -2%-3,3 % a
15° C per 14 giorni
- -6 %
Nota: da
Gianfaldoni&Coll. modificata
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W.&Danielson-Tham ML.(eds),CRC Press,pp 199-231
Summary
Meats, meat products and Toxoplasma gondii
A brief description on the presence of T.gondii in meat and derivative
products its pathogenity for humans and
some methods for inactivation of the protozoan have been reported
here.
Riassunto
Nel testo è
riportata una breve descrizione della presenza di T.gondii e della sua infettività per l’essere umano. Sono inoltre
indicati i metodi di inattivazione del parassita presente in questi
prodotti.