Carlo Cantoni. Libero docente in Ispezione degli alimenti di
origine animale. Milano
Recentemente i sono registrati nuovi episodi di
rigonfiamento di carni sottovuoto refrigerate come già avvenuto in anni
precedenti. Si è quindi ritenuto utile fornire
informazioni su questa alterazione fornendo anche le più recenti conoscenze ottenute dai ricercatori su questo
argomento. Storicamente il rigonfiamento delle confezioni contenenti carni refrigerate mantenute
sottovuoto causata da clostridi psicrotolleranti si manifestata per la prima volta nel 1989. Due
gruppi di ricercatori,lavorando il primo negli Stati Uniti (Kalchayanand &
coll.1989) e il secondo nel Regno Unito (Dainty & coll.1989) identificarono
un Clostridium sp quale responsabile dell’alterazione. Le confezioni apparivano
gonfie per la formazione di un gas “di odore disgustoso con presenza contemporanea di liquido
liberatosi dal tessuto muscolare”.la carne presentava un colore smorto e poca
consistenza (Kalchayanand.1989).In tempi successivi fu identificato il
microrganismo responsabile e venne denominato Clostridium estherteticum da
Collins & coll nel 1992. I clostridi pscrofili e psicrotrofi
(psicrotolleranti) sono stretti aerobi ed stato chiarito che il rigonfiamento è
dovuto alla contaminazione della carne con endospore resistenti. Queste
contaminano gli ambienti di lavorazione della carne provenendo dalle pelli e
degli animali da macellare e
vengono,poi,trasferite alle carcasse durante le operazioni di
disossamento. Il miglior metodo per controllare il rigonfiamento da clostridi
psicrotolleranti basato
sull’applicazione delle più rigorose
modalità igieniche possibili.Infatti le spore sono molto resistenti al
calore, alle radiazioni UV e ai disinfettanti.
Caratteristiche
dell’alterazione
I clostridi responsabili del rigonfiamento maleodorante
delle confezioni delle carni refrigerate identificati sono stati identificati
come C.estherteticum, C.laramiense, C.gasigenes e C.frigidicarnis. Ultimamente
Moschonas & coll., (2011,2013) hanno isolato un nuovo clostridio da
pelle di bovino, potenziale causa di
rigonfiamento. Il ceppo, denominato TC1 provvisoriamente, è sottoposto ad
analisi fenotipiche, chemotassonomiche e genotipiche, è risultato una nuova
specie. Inoculato in campione di carne confezionata sottovuoto ha provocato il rigonfiamento (bombaggio) dell’alterazione
dopo 42 giorni di incubazione. E’ un nuovo clostridio di considerevole importanza economica per
l’industria della carne bovina. Altri clostridi psicrotolleranti non produttori
di gas ma anch’essi agenti di alterazione delle carni sono stati
identificati,precisamente: C.algidicarnis, C.algidixylanolyticum. Tassonomincamente,
l’inclusione di un microrganismo nel genere Clostridium è basata su quattro
caratteristiche morfologiche: la capacità di formare endospore, un metabolismo
strettamente anaerobico l’incapacità di ridurre il solfato e la Gram positività
della cellula. Tra i numerosi ceppi di clostridi è presente un’ampia diversità.
L’analisi del 16S rDNA ha rivelato l’esistenza di 19 o 20 clusters (gruppi) tra
i clostridi. Le specie alteranti i
prodotti carnei refrigerati confezionati sottovuoto sono tutti psicrofili o
psicrotrofi e fanno parte dei gruppi 1 e XIV, tranne il clostridio TC1 Che non
rientra nei due gruppi (Broda &coll.2002: Moschonas & coll.2013). In
questa relazione si adottano le seguenti definizioni: PSICROFILI, temperatura
ottimale di crescita 15°C o meno; temperatura massima di crescita da15 a 20°C; temperatura
minima di crescita da -5 a 5°C. PSICROTROFI: temperatura ottimale di crescita
tra 25 °C e 30°C; temperatura massima di crescita tra 30°C e 35°C; temperatura
minima di crescita da 4°C-5°C. PSICROTOLLERANTI:il termine comprende i ceppi
capaci di svilupparsi alle temperature di refrigerazione a partire da
-5°C.Quindi i ceppi di C.estherteticum (C.estherteticum subsp. esterteticum e
C.esterteticum subsp laramiense) originariamente isolati da carni refrigerate
sottovuoto sono veri psicrofili. Le due sub specie estherteticum e laramiense
hanno una temperatura ottimale di crescita di 6-8°C e di 15°C rispettivamente
(Collins 1992) Il gas prodotto dai due clostridi contiene idrogeno, anidride
carbonica, butanolo e ac. butanoico
(butirrico) in elevate concentrazioni, esteri e composti solforati. Il secondo
produttore di gas, il C.gasigenes è uno psicrotrofo con una temperatura
ottimale di crescita tra 20 e 22° come C.algidicarnis, la cui temperatura
ottimale di crescita è tra 25°C-30°C. Anche il quarto clostridio, il
C.frigidicarnis si sviluppa a 30-38 °C rientrando anch’esso in questa
categoria. Complessivamente i clostridi psicrotolleranti isolati da carni sono:
C.algidicarnis, C.algidixilanolyticum, C.estherteticum, C.laramiense, C.frigidicarnis,
C.gasigenes e Clostridium TC 1. Altri clostridi psicrotolleranti sono stati
isolati da terreni, fanghi permafrost e da acque: C.algarophilum, C.bowmanii, C.lacusfryxellens
e C.tagluense ( Spring & coll. 2003; Shcherbakova & coll. 2005; Sustin
& coll.(2009).
Presenza di clostridi
psicrotolleranti in carni refrigerate confezionate causa di rigonfiamenti
(bombaggi)
I prodotti carnei presenti nelle confezioni rigonfie sono
stati: tagli carnei di bovino, ovino, cervo, arrotolati carnei cotti per cani, tacchino
precotto, roastbeef e vari prodotti carnei. Tutti alimenti contenuti in
imballaggi di materiale plastico impermeabile all’ossigeno. Le confezioni
rigonfie per presenza di C.estherteticum sono state riscontrate negli Stati
Uniti, Nuova Zelanda, Irlanda, Sud Africa (Helps & coll.1999). C.
estherteticun subsp lameriamiense è stato isolato nel Nord America
(Kalchayanand & coll.1993). C.gasigenes è stato isolato in carni in
Irlanda, Regno Unito e Nuova Zelanda (Cavill & coll.2011). C.frigidicarnis
e C.algidixilanolyticus sono risultati responsabili di alterazione di carni
confezionate sottovuoto preparate in
Nuova Zelanda (Yang & coll.2009). C.algidicarnis è stato isolato da carni
suine cotte nel Nord Europa (Lawson & coll.1994) e da carni refrigerate in
Nuova Zelanda sopratutto cosce e lonze
suine (Boerema & coll.2002). Le carni ovine sono risultate più contaminate
rispetto a quelle bovine (Amin & coll. 2011). In Italia, nonostante i
numerosi casi registrati non è stato possibile isolare i clostridi responsabili
per errori dovute alle tecniche
d’indagini adottate.
Condizioni che
permettono a crescita dei clostridi psicrotolleranti nelle carni confezionate
sotto vuoto
Oltre a C.estherteticum e C.laramiense anche C.algoriphilum,
C.bowmanii, C.frigoris, C. frigidicarnis, C.lacusfryxellense, C.psycrophilum, C.tagluense
e C.vincenti sono in grado di crescere nel substrato carneo metabolizzando il
glicogeno,il glucosio formatisi nel tessuto muscolare dopo la morte
dell’animale. Quando il loro contenuto diminuisce quasi completamente, C.
frigidicarnis utilizza per la crescita gli aminoacidi, mentre
C.algidixylanolyticum e C.frigidicarnis utilizzano glicogeno, glucosio e lattato
contemporaneamente durante la loro crescita e dopo quando cessa. C.algoriphilum e C.frigoris
cominciano ad utilizzare il lattato, utilizzando poi glicogeno e glucosio solo
dopo il termine della loro fase di crescita, sebbene l’utilizzazione del
lattato da parte di C. algoriphilum sia lieve. C.psychrophilum interrompe
l’utilizzazione del glicogeno e del glucosio ma inizia una lieve utilizzazione del lattato al termine
della sua crescita. Le altre specie restanti C..esterthticum, C.bowmanii, C.gasigenes,
C.tagluense e C.vincentii non utilizzano più alcun substrato dopo il termine
del loro sviluppo. L’utilizzazione del glicogeno, glucosio e di quantità
relativamente elevate di lattato cessata
la loro moltiplicazione da parte di C.algidixylanoliticum, C.frigoris e C.frigidicarnis indica che questi
microrganismi sono una causa potenziale, anch’essi di rigonfiamento delle carni
refrigerate confezionate (BPS =blown pack spoilage) mentre tutti i restanti
clostridi psicrotolleranti conosciuti non svolgono alcun ruolo in proposito (Yang
& Badoni 2013).
Attuali possibilità
di prevenzione del rigonfiamento delle confezioni di carni refrigerate
sottovuoto.
Ricerche eseguite in Irlanda e Nuova Zelanda in mattatoi hanno constatato
che la contaminazione dei locali di lavorazione della carne deriva dalle pelli
degli animali e che i clostridi sono pure presenti nelle feci degli animali. Da queste fonti i clostridi
vengono a contatto con le carcasse
durante le fasi di macellazione e di disossamento delle carcasse
.C.estherteticum e C. gasigenes sono stati isolati dal suolo, dalle pelli
grezze e dalle feci, ma non nei locali di sezionamento e solo in limitate concentrazioni sui
pavimenti contaminati dai calle calzature del personale (np) (Moschonas & coll.2009). Al momento
la principale strategia da adottare in
proposito è basata sull’ applicazione
delle GMP ( Good Manufacturing Practice) durante le fasi di lavorazione, prestando
cura particolare nella fase di scuoiamento, evitando il passaggio di personale
da questa zona al resto dei locali di lavorazione. Per la sanificazione degli
ambienti e superfici si deve
obbligatoriamente ricorrere all’uso di disinfettante a base di acido
perossiacetico. Altre strategie di intervento che hanno fornito qualche
risultato, comunque con conclusivo, sono state l’aspersione di acido lattico
sulle superfici delle carcasse, il loro lavaggio con acqua calda o il trattamento con vapore. Tuttavia questi
due ultimi trattamenti potrebbero riuscire controproducenti perché potrebbero
far germinare le spore.
Tecniche per
l’isolamento e l’identificazione dei clostridi psicrotolleranti
Le modalità di isolamento e di identificazione dei clostridi
psicrotolleranti con i metodi tradizionali di batteriologia sono operazioni
complesse richiedenti molto tempo per consentire la crescita dei clostridi (da
14 a 38-40 giorni) con l’incubazione delle colonie in stretta anaerobiosi a 10°C di temperatura. Per il loro isolamento
è necessario adottare il metodo di Lund & coll. (1990) che prevede la sospensione del campione o dell’essudato
in brodo preridotto (riscaldandolo) in terreno PYGS brodo e strisciandolo su
Columbia Blood agar (CPA)addizionato del 5% di sangue di cavallo o di sangue di
pecora (Boerema & coll.2003, Moschonas & coll.2013). I campioni in
esame alternativamente, possono essere trattati con ertanolo per eliminare i
contaminanti salvaguardando le spore I ceppi isolati devono essere insemenzati
in Reinforced Clostridium medium in stretta anaerobiosi. Per la successiva
identificazione dei ceppi cresciuti si deve ricorrere all’esame del 16SrRNA. Un metodo più rapido, ma solamente indicativo
prevede la determinazione dei composto volatili del gas mediante GC/massa I
composti di riferimento per C.estertheticum sono l’ac. butanoico (acido
butirrico), l’a.butanolo, il 2-metil-etil-estere dell’ac. butanoico e il 3
metil butanolo-3.metil butanale.Possono essere presenti in tracce etanolo, 1-esaolo.1.propanolo(alcoli)
Benzaldeide, eptanale, esanale (aldeidi). Cicloottano, etilbenzene,xilene
(idrocarburi).2-butanone,-3-butanone.propanone.acido acetico. Dimetil solfuro, dimetil
disolfuro, di metil trisolfuro (composti solforati)
Tabella riassuntiva
di alcune caratteristiche di clostridi psycrotolleranti
Ceppo
|
Fonte
|
Temperatura
ottimale di crescita (°C)
|
Intervallo crescita
|
PH
|
Tipo di
alterazione
|
C
algidicarnis
|
Carne sottovuoto
|
25-30
|
4-37
|
-
|
Alterazione superficiale
|
C.algidixylanoliticum
|
Carne sottovuoto
ovino
|
||||
C.estherteticum
subsp estherteticum
|
Carne sottovuoto
|
6-8
|
1-15
|
6,5-7,2
|
Blown pack
|
C.estheteticum
subsp. lameramiense
|
Carne bovina
fresca
roastbeef
|
Idem
|
Ideam
|
Idem
|
idem
|
C.frigidicarnis
|
Carne bovina
|
30-38,5
|
3,8-40,5
|
6,4-7,2
|
Alterazione superficiale
|
C.gasigenes
|
Carne ovina
refrigerata
|
20-22
|
-1,5 – 26
|
6,2-8,6
|
Blown pack
|
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