Carlo
Cantoni, libero docente in Ispezione degli alimenti di origine animale, Milano.
Stefano Ibba, Medico Veterinario, Milano
Gli Arcobacter sono batteri bastoncellari, spiraliformi,
Gram negativi , asporigeni, mobili per mezzo di un flagello polare situato in una o in entrambi le
estremità della cellula. Sono catalasi e ossidasi positivi e ureasi negativi. Crescono ottimamente in
microerofilia (3-10% di O2) ma anche in condizioni aerobiche ed anaerobiche.
La temperatura ottimale di crescita è compresa tra 25-35°C (minima 15°C
,massima tra 32 e 42°C).Il pH ottimale di sviluppo è compreso
tra,5 e 8,5.La loro crescita non avvie-ne in substrati con Aw inferiori a 0,98.Sopravvivono
a 4° C diminuendo nel tempo gradualmente. Il congelamento del substrato
di crescita a -20° causa una riduzione iniziale del loro numero seguita da
stabilizzazione della loro vitalità. Le cellule in crescita esponenziale sono
più sensibili al freddo. Sono rapidamente inattivati dal riscaldamento a 55°C.I
valori D in ambiente liquido a 50 C sono
di : 5,12- 5,80 min; a 55°C:0,38-0,76 min.; a 60°C :0,07-0,12min.Nelle carni di
suino ,i valori D sono : 18,51 min.a 50 °C e 2,10 min. a 55°C Non
crescono a pH inferiori a 5.Sono in grado di moltiplicarsi in presenza del 3,5
% di NaCl; alcuni ceppi possono crescere in substrati con il 4-5 % di NaCl. Sono
inibiti dagli acidi citrico e lattico in concentrazioni dello 0.2 % e di citrat
trisodico allo 0,5%. Sono rapidamen- te inattivati entro 60 sec. da una concentrazione di cloro di
0,46 mg/L. (Altekruse & Coll.
2002;Lehner & Coll.2005).
Fanno
parte del genere Arcobacter, famiglia Campylobacteriaceae, ordine
Campylobacteriales, classe Epsilonproteobacteria, phylum Proteobacteria.
Attualmente si conoscono 19 specie riportate nella tabella n 1 Tabella 1
Species
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Source
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A. nitrofigilis
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Radici di Spartina alterni
flora (Canada) e
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A. cryaerophilus
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Cervello, feto di aborto
bovino (Irlanda)
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A. butzleri
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Feci umane diarroiche(USA)
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A. skirrowii
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Feci, agnello con diarrea
(Belgio)
|
A. cibarius
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Carcasse di broiler (Belgio)
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A. halophilus
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Laguna con acqua ipersaata
(USA)
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A. mytili
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Cozze (Spagna)
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A. thereius
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Aborti suini (Danimarca)
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A. marinus
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1. L'acqua di mare associata a stella di mare (Corea) |
A. ellisii
|
Cozze(Spagna)
|
A. molluscorum
|
Molluschi (Spagna)
|
A. trophiarum
|
Suini all’ingrasso (Belgio)
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A. defluvii
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Liquami (Spagna)
|
A. bivalviorum
|
Cozze(Spagna)
|
A. venerupis
|
Vongole(Spagna)
|
A. cloacae
|
Liquami (Spagna)
|
A. suis
A.anaerophilus
|
carne di maiale (Spagna)
Liquami (Spagna)
|
Nella figura seguente sono riportate le probabile
vie di contaminazione da Arcobacter spp-
Figura 1 Vie di
Trasmissione di Arcobacter
Presenza di Arcobacter in animali sani. Arcobacter spp. sono presenti nel tratto digerente di animali sani senza
causare segni clinici di malattia (Hume & Coll.2001). La presenza di
Arcobacter spp. nelle feci di bovini sani,suini,pecore e cavalli è stata segnalata da diversi ricercatori (Ho
& Coll.2006). Le percentuali di positivi rilevate in vari paesi sono state:
GIAPPONE-bovini 3.6 %,suini 10 %
GIAPPONE-bovini 3.6 %,suini 10 %
BELGIO: bovini 39 %,suini 44 %
INDIA:bovini 10-12 %,POLLAME 8%.
USA:
7,2- 36,4 % (Ho & Coll.2006, Mohan
& Coll.2014)
La specie più isolata di frequente è stata A. butzleri,
seguita da A.cryaerohilus e A.skirrow
Presenza di Arcobacter spp. in alimenti di origine animale
Nella tabella n.2 sono
riportate le percentuali di positività di Arcobacter spp isolate da differenti
alimenti di origine animale.
Tabella n.2 Percentuali di presenza di Arcobacter spp in alimenti di
origine
AUSTRALIA: carne di manzo 22%,carne di agnellone 15%,carne suina 29 %,carne di pollo 73%.
AUSTRALIA: carne di manzo 22%,carne di agnellone 15%,carne suina 29 %,carne di pollo 73%.
BELGIO:
carne di manzo, 31,3%, carne bovina 37 %, carne trita bovina 9%,carne di
coniglio 10%, carne suina 53 %,latte bovino 3,18%.
EGITTO : carne di coniglio 75%.
GIAPPONE :carne di manzo 22 %,
carne di pollo 49 %, carne suina 7%
KOREA:carne di pollo 22,2 %.
INDIA:carne
di pollo 10%,carne di manzo 7,5% carne suina 5%
MALAYSIA: carne di manzo 38%, carne di manzo 26,3 0%,latte bovino
MESSICO: carne di manzo 28 %, carne suina 51,5 %, carne di pollo 40%.
MALAYSIA: carne di manzo 38%, carne di manzo 26,3 0%,latte bovino
MESSICO: carne di manzo 28 %, carne suina 51,5 %, carne di pollo 40%.
NORD IRLANDA: carne di manzo 34 %,latte bovino 46 %,carne suina 35 %.
carne di pollo 62 %.
OLANDA:
carne trita bovina 1,3 %.
SPAGNA:
carne di manzo 31,3 %,carne suine 53
%,carne di pollo 64 %,carne di anatra 40
%,carne di tacchino 33,3 %.molluschi 100 %,cozze 41,1 %.
TURCHIA:
carne trita bovina 37%,carne di pollo 68 %, carne di tacchino
4%.
TAILANDIA: carne di pollo 100 %.
TAILANDIA: carne di pollo 100 %.
USA: carne suina 30%,carne trita suina 54%, carne di pollo 84%.
Presenza di Arcobacter spp nelle acque.
Molte ricerche hanno dimostrato la presenza di Arcobacter in vari tipi di acque: di superfice, piovane, acque potabili, liquami non trattati e acque marine ( Etonsi 2013).Inoltre altri studi hanno dimostrato che l’acqua funge da veicolo per trasportare Arcobacter ad esseri umani, animali e ai vegetali (Shah & Coll.2012,Gonzales & Coll.2011).Si ritiene che Aerobacter nelle acque siano stati : responsabile di gastroenteriti in almeno tre episodi (Rice& Coll.1999,Fong & Coll.2007, Kopilovic & Coll.2008).
Molte ricerche hanno dimostrato la presenza di Arcobacter in vari tipi di acque: di superfice, piovane, acque potabili, liquami non trattati e acque marine ( Etonsi 2013).Inoltre altri studi hanno dimostrato che l’acqua funge da veicolo per trasportare Arcobacter ad esseri umani, animali e ai vegetali (Shah & Coll.2012,Gonzales & Coll.2011).Si ritiene che Aerobacter nelle acque siano stati : responsabile di gastroenteriti in almeno tre episodi (Rice& Coll.1999,Fong & Coll.2007, Kopilovic & Coll.2008).
Presenza di Arcobacter spp. nei
vegetali
La prima segnalazione della
presenza di Arcobacter spp (A.butzleri) è stata comunicata da Gonzalez & Coll.(2011) che hanno
constatato la presenza di A.butzleri nel 20% di lattughe coltivate in Spagna. Dopo
questa segnalazione anche Hausdorf- Herford (2012) ha registrato la presenza di
A.butzleri e A.cryaerophilus nelle acque utilizzate per la lavorazione di
carote e spinaci. Le stesse specie erano
risultate presenti anche nei due vegetali. La fonte originaria
rappresentata dall’acqua e l’aumento delle malattie da consumo di alimenti
vegetali necessitano l’adozioni di metodi per il controllo della presenza di
patogeni in questi alimenti.
Contaminazioni
per contatto.
La contaminazione per contatto con cani e
gatti domestici è stata ipotizzata ma non confermata, mentre è possibile la contaminazione di alimenti vegetali coltivati da parte di
animali selvatici (Collado & Coll.2011).
Arcobacter patogeni per l’essere umano e per
animali allevati.
Sebbene la loro
patogenicità debba essere completamente chiarita,alcune specie sono considerate
patogene zoonotiche potenziali. Attualmente
3 specie si sono dimostrate responsabili di infezioni nell’essere umano. L’acqua
e alimenti di origine animale insufficientemente cotti o contaminati dopo
cottura sono stati identificati come fonti di questi microrganismi (Vandamme &Coll.1992,Duffy &
Coll.2012,Van Abeele & Coll.2014) . A.butzleri è la specie più frequentemente isolata dagli
umani, mentre A.cryaerophilus lo è meno
frequentemente. Casi di enteriti,coliche e setticemie provocati dall’associazione di A.butzleri e
A.cryaerophilus, sebbene quest’ultimo sia risultato presente
nell’intestino di esseri umani sani (Collado & Coll.2009). Recentemente
A.skirrowii è stato riconosciuto causa di batteriemia e colite in un paziente
(Collado & Coll.2009). Dal 2002 la International Commission on Microbial
Specifications for Foods ha classificato queste specie come patogeni emergenti.
Con una ricerca specifica sulla presenza di feci di pazienti affetti da enteriti acute, Van
Abeele & Coll.(2014) li hanno
riconosciuti come quarto patogeno enterico.
Negli animali e negli alimenti derivati sono state identificate le specie A.butzleri, A.cryaerophilus,
A.skirrowii, A.cibarius, A.thereius, e A.trophiarum. Sebbene queste specie siano state associate
con malattie negli animali allevati,esse sono anche colonizzatrici negli
animali sani (Ho &Coll.2006). Negli
animali A.butzeri e una terza specie l’A.skirrowii sono responsabili diarree ed
aborto. I principali serbatoi sono bovini, pecore, suini e polli. Pure gli
equini possono essere importanti. Arcobacter spp. sono state isolate da
intestini,placente e feti di questi animali,e sono anche stati isolati dal latte
crudo di bovine affette di mastite e dalle feci di pollo. Gli stessi batteri
sono stati isolati ovunque dagli stessi animali sani. Le informazioni sulle trasmissione,colonizzazioni intestinali, e la virulenza nell’essere umano ed animale
dei membri del genere Arcobacter sono, per
il momento sono insufficienti. La presenza di geni della virulenza e la loro
distribuzione entro il genere è stata dimostrata, ma il loro ruolo nella
patogenicità esercitata nei gruppi animali specifici non è stata ben
dimostrata. (Bucker &Coll.2009). I geni presunti di virulenza, sono gli omologhi della fibronectin binding
protein CadF e Cj1349, la proteina invasina CiaB, il fattore di virulenza Mvin, la
fosfolipasi PldA, l’emolisina TlyA, il gene irgA,che codifica una proteina della
membrana esterna regolante il ferro., il gene hecA , facente parte della
famiglia dell’emoagglutinina, il gene hecB codificante una proteina attivante l’
emolisina (Douidah & Coll.2012).
Terreni per l’isolamento di
arcobacter spp dalle feci e dalle carni. Per l’isolamento di Arcobacter dalle
feci sono stati proposti numerosi terreni,secondo un lavoro di Merga &
Coll.(2011) hanno determinato,quale terreni più rispondenti,la combinazione i terreni
HCC (Houf broth con piastre di mCCDA-CAT piastre con incubazione in aerobiosi
Per le carni e le feci Milesi (2010) ha
proposto l’impiego di una metodica d’isolamento mediante l’insemenzamento
diretto delle spugne utilizzate per il prelievo dalla superfici delle carni in
AEB (Arcobacter enrichment broth) + CAT (Cefoperazone, Amfotericina B, Teicoplanina)
Selective Supplement Oxoid. incubando in aerobiosi. Dopo incubazione a 30°C per 4-5 gg dal terreno di
arricchimento si prelevano O,2 ml di brodo deponendoli filtri di acetato di cellulosa con pori 0,45 millimicron posti su una piastre di
terreno TSA Blood agar per rimuovere altri enterobatteri. I filtri sono poi rimossi
dopo un ora e le piastre sono incubate aerobicamente e incubate a 30°C.A
crescita avvenuta le colonie sono isolate e identificate con la PCR multiplex.
Una metodica simile con alcune varianti
dovute al tipo di alimento è stata
adottata da Gonzalez & Coll.per i vegetali con ottimi risultati.
Considerazioni finali
Generalmente
la maggior parte dei laboratori d’analisi
non usano appropriati terreni colturali o metodiche in grado di valutare
la presenza di specie batteriche simili alle Campylobacter spp quindi dati
sull’incidenza e l’importanza clinica nella specie umana delle Arcobacter spp, rimane
scarsa.
Riassunto
E’ riportata la presenza di Arcobacter spp, patogene nell’acqua, animali,
essere umano e in alimenti vegetali e di origine animale
Summary
Arcobacter spp in Water, Animals, Humans,and
in plant and in foods of animal origin.
The presence of pathogen Arcobacter spp
in water, animal humans, in plant foods
and in animal origin foods have been described in detail
Bibliografia
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